Di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno

Di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno. L’assessore all’urbanistica Nisoli ha dichiarato che il PGT approvato questa sera “sarà un Piano rivolto alla sensibile riduzione della cementificazione, alla tutela dell’ambiente e salvaguardia del patrimonio agricolo”. A noi pare che invece questo PGT vada da tutt’altra parte. Cementificazione: hanno incrementato gli indici di edificabilità un po’ ovunque e liberalizzato le destinazioni d’uso. In pratica decidono i privati o il mercato se fare residenza, terziario o commerciale, alla faccia della programmazione. Hanno stralciato dal Piano l’area a sud della “Mezzaluna”, annunciando però una grande variante il prossimo giugno: diventerà un’area logistico–industriale, che fa cubatura e consuma territorio. Sarà interessante fare allora sui metri cubi e i metri quadrati i conti che non fanno adesso.

Nella zona sud passano le grandi infrastrutture, a partire da BreBeMi e TAV, che producono sempre cemento. Col nostro PGT le aree a sud sarebbero costate forse di più agli investitori, perché in cambio della edificabilità di altre aree sarebbe stato creato un grande parco urbano di proprietà pubblica. Il territorio non è infinito e va difeso: noi siamo per lo sviluppo equilibrato della città, con vantaggi equamente distribuiti: profitti agli investitori, servizi ai cittadini.

Non solo: stralciata l’area della Mezzaluna, torna a essere vigente il vecchio PRG. Significa che non ci sono tutele contro il progetto di discarica di cemento–amianto, il cui iter è ancora attivo, né si può delocalizzare la industria chimica ICIB Bonelli.

Altra questione: contro tutto e contro tutti, l’amministrazione Pezzoni non ha voluto procedere a una nuova VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che “sorveglia” l’impatto ambientale delle previsioni urbanistiche. Accoglie tutti i pareri della Provincia e il suo famoso no all’85% del PGT adottato e poi non rifà la VAS, sostenendo che sono state introdotte modifiche “non sostanziali”! Ci sono profili di illegittimità.

Non si fa programmazione urbanistica con le forbici, tagliando qua e là: non è un caso che gli estensori del Piano abbiano scisso le loro responsabilità. L’amministrazione Pezzoni ha rinunciato a una sua idea di sviluppo della città — ammesso che ne abbia una, perché non l’ha mai esplicitata. Del resto è noto che Pirovano vuole nella nostra zona sud un’area industriale e logistica (leggi capannoni) al servizio dell’interporto di Caravaggio. Sul piano politico questa Amministrazione ha rinunciato a governare il territorio esercitando la propria autonomia decisionale. O meglio, ha scelto di obbedire di testa sua. Treviglio dà già molto al territorio circostante, a cui offre servizi complessi, dalle scuole ai trasporti, pagandone i costi anche ambientali. Un ruolo che deve continuare a svolgere, ma nella autonomia.

Consiglieri comunali PD e ABS

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