Mi permetto di inviare queste poche righe in merito a quanto è stato scritto in questi giorni sulla stampa locale in merito all’eventualità della costruzione di un nuovo ospedale per il territorio della pianura bergamasca. Non entro nel merito della discussione in corso, ma mi limito ad osservare come sia di primaria importanza, per chi ci amministra, valutare le necessità in campo sanitario o socio–sanitario partendo dalle priorità, cioè dalle necessità più stringenti. Tutto questo è ancora più valido se ci si trova in un periodo di ristrettezze finanziarie e di risorse pubbliche limitate.
Da anni nel nostro territorio vi è la necessità di una nuova Casa di riposo pubblica per anziani che vada ad aggiungersi a quella esistente, guarda caso proprio vicino all’Ospedale Treviglio–Caravaggio. Le liste di attesa nei Comuni per l’ingresso alla Casa di riposo (specialmente per i cittadini di Treviglio) sono lunghissime e tanti anziani si devono accontentare di trascorrere periodi anche lunghi in altre Case di riposo lontane dai parenti, aspettando un avvicinamento che rischia di non arrivare mai.
Se da una parte le lungodegenze negli Ospedali sono sempre meno (anche per effetto delle tecniche di cura sempre meno invasive) dall’altra parte le Case di riposo in futuro dovranno accogliere una popolazione anziana sempre più numerosa e che ha sempre meno aiuto e supporto domiciliare da parte dei figli e parenti più vicini. Sarebbe importante che le forze politiche tutte facessero uno sforzo per pensare ora, a questo che è vero problema sociale, per non rincorrerlo in futuro.