“La musica stimola i sensi ma sono le parole che devono arrivare al cuore e alla testa e muovere gli affetti”
Sabato 17 marzo alle ore 21:00, nell’auditorium di Villa Borromeo di Cassano d’Adda, con ingresso gratuito, si terrà una conferenza–concerto dedicato alle cantate da camera di Leonardo Vinci (1690–1730), La serata è organizzata dalla Amministrazione comunale di Cassano d’Adda e vede in scena l’ensemble “Stile galante” con la soprano Emanuela Galli, Andrea Friggi al cembalo, Gabriele Palomba alla tiorba e la direzione di Stefano Aresi. Una serata da non perdere! Musica straordinaria in una cornice prestigiosa ma soprattutto assolutamente coerente con quanto ascolteremo, scelte di brani musicali attente e accurate, esecuzione con strumenti musicali antichi dei quali riscoprire le sonorità e le melodie.
È la prima esecuzione mondiale dal vivo di queste musiche di Leonardo Vinci, musicista attivo a Napoli, Roma e Venezia, autore importante, anche se poco conosciuto, per la comprensione della musica moderna e dello “stile galante”.
Abbiamo intervistato per voi Stefano Aresi, direttore del concerto.
Perché una lezione–concerto?
La scelta di questa modalità di approccio ci consente di far capire meglio la musica al pubblico. Useremo anche materiale multimediale per spiegare il contesto in cui nel Settecento venivano eseguite le cantate da camera e delle ragioni per cui venivano composte. Villa Borromeo è, davvero, un contesto perfetto. Infatti era proprio nei saloni di residenze come questa in cui la musica veniva solitamente eseguita per il divertimento di astanti e compositori, che coglievano queste occasioni mondane per raccontare eventi, viaggi, metafore legate ad personaggio noto del tempo o semplicemente storie bucoliche e vita pastorale.
Come scegli i pezzi da eseguire o da incidere?
Mi avvalgo di un comitato scientifico. Scegliamo un filone, che nel nostro caso è basato in prevalenza su opere di autori napoletani: Porpora, Vinci, Leo, Hasse. Nel Settecento Napoli godeva una felice stagione culturale molto vivace. La cantata da camera è sostanzialmente un autonomo brano poetico (spesso con un impianto drammaturgico sottile) messo in musica, per questo seguiamo una pista di ricerca centrata sul rapporto tra musica e testo. I pezzi che decidiamo di proporre devono avere due caratteristiche: essere interessanti oggi e rifarsi ai compositori napoletani che hanno dato vita allo “stile galante”. In genere presentiamo programmi monografici di un solo autore. Il repertorio è vastissimo, poco studiato e di catalogazione recente. Si sono scoperte opere, di grande livello musicale e con testi poetici deliziosi, dimenticate o nascoste in molte biblioteche. Di Scarlatti, ad oggi, per esempio, si conoscono circa 600 cantate e di Porpora circa 135. Alcune di queste composizioni sono dei veri capolavori.
Quale è il tuo approccio a questi componimenti che potremmo certamente definire “poesia”?
Come direttore il mio principale obiettivo è ricreare uno stile di approccio che mantenga la coerenza dei contenuti dei testi e della musica con l’atmosfera o la situazione per cui queste piccole meraviglie erano state composte e rappresentate. Cerco sempre di capire come vanno eseguite, studio e analizzo il contesto culturale che sta dietro ad ogni composizione, insomma le vicende culturali, politiche, sociali e le relazioni umane dell’epoca e dei paesi in cui e per cui le musiche nacquero. L’altro obiettivo che mi prefiggo è quello di formare il pubblico a questo repertorio.
Cosa è “Stile galante”?
È un ensemble che esegue musica barocca e deve il proprio nome ad uno stile musicale affermatosi fra il 1720 e il 1760. Lo stile galante ha portato grandi trasformazioni nella storia della musica e noi ci siamo specializzati nelle cantate da camera che all’epoca erano una diffusa forma di intrattenimento. Eseguiamo brani composti principalmente da un organico formato da cantante e basso continuo, ed utilizziamo solo strumenti d’epoca: tiorba, clavicembalo, liuto, violoncello, violone.
Produciamo, inoltre, due CD all’anno per la casa discografica Pan Classics di Heidelberg, con la quale abbiamo instaurato una interessante collaborazione che ci permette di essere molto liberi nelle scelte musicali. Abbiamo pubblicato un primo CD contenente brani musicali di Porpora, è in uscita il CD monografico con una scelta di composizioni di Vinci, e questa estate registreremo presso il Castello di Urgnano un terzo CD dedicato al mondo pastorale.
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