Si sta verificando anche a Treviglio una tendenza che suscita più di una preoccupazione: l’incremento delle sale da gioco. La normativa distingue tra sale giochi la cui autorizzazione è competenza del Comune (le sale con apparecchi elettronici) e sale giochi con apparecchi videolottery, che dal 2011 sono di competenza della Questura. A Treviglio nel 2010 risultavano autorizzate 3 sale gioco di competenza del Comune, che nel 2011 sono divenute 4. Nel 2011 sono state autorizzate dalla Questura 2 sale videolottery, mentre 1 è in fase d’apertura in via Bergamo e ne risulta autorizzata per il 2012 un’altra ancora. In totale, quindi a Treviglio (29.000 abitanti) ci sono 4 sale giochi con apparecchi elettronici e 3 sale videolottery autorizzate dalla Questura, con una quarta possibile. Questo senza contare tutti gli apparecchi allocati presso i bar. È a tutti noto come si stiano diffondendo le patologie da gioco e come la crisi economica sia un potente volano all’illusione di trasformare la propria situazione economica con un colpo di fortuna. Non esiste molta possibilità di intervento, perché tali apparecchiature, insieme con le lotterie nazionali, costituiscono per lo Stato una fonte d’entrata. Tuttavia per il bene collettivo è dovere del Comune cercare di porre un freno non tanto alla libera iniziativa quanto alla sua negativa pervasività tra i ceti sociali più a rischio e agli effetti negativi che possono provocare sui redditi delle famiglie e sulle giovani generazioni. Per questo molti Comuni si sono già dotati di un regolamento che possa disciplinare il fenomeno e mettere un freno ai suoi risvolti sociali negativi. Non è nelle competenze del Comune la possibilità di opporre divieti all’insediamento, tuttavia è possibile introdurre criteri inoppugnabili di regolamentazione. In uno specifico regolamento comunale possono trovare posto indicazioni vincolanti quali il rispetto delle distanze da scuole primarie e secondarie, chiese, oratori, centri parrocchiali e ricreativi, centri di aggregazione giovanile, biblioteche e musei, impianti sportivi, luoghi di ricovero e assistenza anziani, e la necessaria presenza di parcheggi privati proporzionali alla superficie della sala giochi. Questo sulla scorta dei numerosi esempi di regolamenti comunali facilmente reperibili in rete. Da qui la proposta di una mozione, che è stata posta all’odg del Consiglio comunale, nella quale si impegna il Sindaco e la Giunta a presentare in tempi brevi un regolamento comunale per le case da gioco che stabilisca, tra l’altro, i criteri in ordine alla dislocazione della sale da gioco in città precisando, nello specifico, gli ambiti esclusi, le distanze minime e i divieti.