Il lunedì sera si riunisce la redazione de «iTrevigliesi» e si discute sugli articoli da pubblicare. Lunedì scorso, colpito dal fatto che una istituzione benemerita come l’asilo Mariuccia di Milano (assistenza a donne con bambini e a minorenni) fosse coinvolta in una azione illegale che ha portato al sequestro di € 600.000 e all’incriminazione del suo ex presidente Walter Izzo, già vice presidente della Compagnia delle Opere (leggasi braccio economico di Comunione e Liberazione), mi sono proposto per scrivere un articolo sulla faccenda.
Martedì ho scritto, ma alla sera mi sono reso conto di essere stato superato dagli eventi perché a Milano vengono arrestati un funzionario del Comune, un imprenditore bergamasco e la segretaria di Mariolina Moioli, assessore nella precedente giunta Moratti, perché coinvolti in affari loschi riguardanti colonie estive per bambini ed anziani. Allora scrivo l’articolo su questo fatto nuovo.
Ma mercoledì mi rendo conto di dover cestinare anche questo: viene arrestato un assessore della Giunta regionale che ha avuto rapporti fattivi con la ‘ndrangheta ed è stato eletto con i voti controllati dalla stessa organizzazione mafiosa. Allora mi sono messo a scrivere di questo, anche se in cuor mio temevo di dover stracciare per la terza volta l’articolo perché certamente il presidente Formigoni si sarebbe dimesso e sarebbe stata quella la notizia. E infatti puntualmente Matteo Salvini, segretario regionale della Lega Nord, annuncia che la Giunta regionale non c’è più e si andrà a votare a primavera. Sto per buttare via il mio articolo, ma da Roma arriva la notizia che Formigoni, Alfano e Maroni hanno deciso che invece di sciogliere il Consiglio regionale ed andare a votare, ci dobbiamo tenere Formigoni pluriindagato e anche condannato e invece mandiamo a casa solo gli assessori!
E invece non è ancora finita: sabato il consiglio federale della Lega deve prendere atto della insostenibilità della decisione romana e annuncia che a primavera si voterà, oltre che per il parlamento nazionale, anche per quello regionale.
Quindi, nel pieno di una crisi che erode reddito ai più deboli e che distrugge posti di lavoro, il governo della Regione esplode su questioni di malgoverno e di arroganze personali.
Credo superfluo ogni commento!
Mentre non è superfluo l’impegno a cercare sempre la massima trasparenza per far emergere la verità.
Nel piccolo del nostro Comune, ad esempio, alcuni consiglieri non hanno reso pubbliche le loro dichiarazioni dei redditi e il signor Sindaco nulla ha fatto in proposito per stimolarli verso la trasparenza: non è un obbligo, ma una opportunità e in periodi come questo quasi una necessità.