Il Comitato promotore del referendum sull’ex Foro boario, costituitosi il 22 ottobre u.s., ha depositato oggi presso il Protocollo del Comune la richiesta di indizione di referendum consultivo ai sensi dell’art. 39 dello Statuto del Comune di Treviglio. Il quesito referendario è il seguente:
Volete Voi che l’area denominata ex Foro boario, posta in fregio a largo Lamarmora e viale Merisio, già destinata a servizi e verde di quartiere, rimanga di proprietà comunale e che quindi venga revocata la delibera del Consiglio comunale n. 76 del 29/09/2012?
Secondo il nostro Statuto, il quesito referendario dovrà essere sottoposto a una Commissione che ne dovrà verificare la ammissibilità, un po’ come fa la Corte costituzionale per i referendum nazionali. Una volta dichiarato ammissibile, ci sono tre mesi per raccogliere le firme del 5% degli elettori trevigliesi. Dopo di che il referendum potrà essere indetto.
Perché questa richiesta di referendum consultivo?
Come noto, il Consiglio comunale ha recentemente cambiato la destinazione d’uso dell’area dell’ex Foro boario, rendendola tutta residenziale in funzione di una prossima vendita ai privati che potranno costruirvi 27.600 metri cubi tra palazzi e l’ennesimo supermercato. Il Comitato ritiene che l’area debba rimanere di proprietà comunale e che, come previsto dal PGT e dal Piano dei Servizi approvato da questo stesso Consiglio comunale nel febbraio scorso, rimanga a disposizione della città e in particolare del quartiere Conventino.
Prima che la delibera comunale ne modificasse la destinazione, infatti, la grandissima area dell’ex Foro boario (quasi 12.000 mq) era destinata a servizi urbani e di quartiere per la sua gran parte. Voglio ricordare che questa zona della città è già fittamente costruita, che ci sono già grossi problemi di traffico e che gli spazi ricreativi, sociali, sportivi, verdi sono molto pochi.
Noi riteniamo che questa grande area debba rimanere, una volta riqualificata, a disposizione della città. Il futuro di quest’area deve essere spazi verdi, possibilità di attività fisica, piccole strutture costruite ma a servizio della comunità per attività sociali, culturali, sportive.
Il futuro previsto invece dalla delibera 76 del Consiglio comunale è un altro: i privati costruiscono per investire, e una volta costruito tutto, non si torna più indietro.
Noi riteniamo importante che i cittadini trevigliesi possano esprimere il loro parere.
Carla Bonfichi
referente del Comitato promotore per la rappresentanza
Treviglio,24 ottobre 2012
cell 348 7643 307