Campa cavallo che l’erba ci sarà se la discarica non si farà

Il Partito Democratico  ha votato nel Consiglio di martedì 30 ottobre l’odg della maggioranza con cui si è espresso un indirizzo per l’acquisto dell’area della ex Cava Vailata, quella su cui la Regione ha dato parere di compatibilità ambientale per la realizzazione di una discarica di cemento-amianto. Acquisto che comporta una variante al Piano di Governo del Territorio (Pgt ), cioè un cambio di destinazione d’uso per trasformare il comparto  in “area  a verde attrezzata per fruizione pubblica e per il tempo libero”.

Abbiamo votato questa scelta perché nulla va lasciato intentato per sconfiggere questo dissennato progetto, ribadendo che il Sindaco deve rompere gli indugi e  fare forti pressioni politiche su Regione e Provincia (come gli suggeriamo di fare da parecchi mesi) e facendo presente che, a nostro avviso, non sarà un intervento risolutivo perché soggetto a ricorsi e perché l’eventuale definitiva approvazione della discarica da parte di Regione Lombardia  costituisce variante automatica al Pgt della nostra città.

Opporre un diritto pubblico a uno privato ci è parsa comunque una novità che può costituire uno degli elementi di recesso della proprietà dai suoi obiettivi, ma siamo scettici perché è da tempo che il Sindaco è in trattativa con il socio privato di Team  senza riuscire ad addivenire ad una soluzione bonaria del problema.

Il giorno successivo al Consiglio comunale dalla stampa si percepiva che il parco in sostituzione della discarica è dietro l’angolo. Non è così chissà se si farà e quando si farà. Mettiamo che l’operazione di cui parliamo vada bene (i “ma” sono stati espressi), fino a novembre 2013 intanto nella cava continueranno i carotaggi, terminati i quali ci vorranno tempi più o meno lunghi di bonifica. Abbiamo il dovere di non illudere  i cittadini e di dire loro come stanno effettivamente le cose.

Vogliamo poi osservare che il PGT adottato dalla Giunta Borghi prevedeva per l’area in argomento impianti sportivi, un laghetto e residenza immersi nel verde. Quindi questa Amministrazione, dopo un anno e mezzo, sposa complessivamente l’ipotesi della precedente Giunta, ma contrariamente a quest’ultima, indebita di altri due milioni il Comune e quindi i cittadini, raggiungendo la massima capacità di indebitamento autorizzata dalle vigenti disposizioni.  

E ancora va detto che l’area sud,  stralciata da questo Sindaco, dal Pgt sta per essere programmata “a coriandoli”(aree ex Cava Vailata, Polo fieristico…) sulla base delle necessità emergenziali e dell’esigenza di far cassa (si vende in fretta e furia l’area attualmente destinata a fiera per ricollocarla in zona sud in un momento di crisi in cui una struttura fiera non può essere certo tra le priorità di un’Amministrazione).

Intanto la città è in fermento e il Comitato contro la Discarica di Amianto di Treviglio (CCDAT) organizza per l’intera giornata di sabato 10 novembre, in centro, un’intera giornata di informazione e di raccolta firme (petizione alla Regione e alla specifica Commissione Europea) che si concluderà con una fiaccolata.

Noi speriamo che Sindaco, Consiglieri e Assessori scendano in piazza con noi  perché il no che Treviglio dice alla discarica di amianto possa essere visibilmente trasversale e quindi ancora più forte e chiaro.

 

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