Mafie in terra orobica

“I mali sociali sono né più né meno come le malattie: nasconderli e negarli significa non volerli curare, non voler liberarsene” Leonardo Sciascia.

LIBERA, Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, l’associazione di Don Ciotti a Bergamo è stata protagonista di un Consiglio Provinciale Straordinario tenutosi il 24/10/2012 avente come oggetto le infiltrazioni mafiose in Lombardia ed in particolare nel territorio della provincia di Bergamo (la registrazione video della seduta ai siti: http://videoassembleabergamo.indemo.it/ oppure http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=9cs_Dm8n15M).

 ECCOVI UNA SINTESI DELLA RELAZIONE

Le mafie ci sono anche nella nostra tranquilla ed operosa provincia. Da tempo il coordinamento provinciale di LIBERA lavora allo studio del fenomeno, alla ricerca e catalogazione del mosaico composto da notizie, segnali, reati e condanne comparsi a Bergamo.

I dati raccolti e presentati nella seduta sono tanti:

  • 1961, Genco Russo, mafioso siciliano, viene inviato in soggiorno obbligato a Lovere;
  • dal 1961 al 1971 in Lombardia vengono inviate altre 372 persone sottoposte a vigilanza speciale per indagini di mafia. 61 furono i confinati in provincia di Bergamo;
  • a queste tessere se ne aggiungono altre 9.
  • un totale di 70 casi presentati da Rocco Artifoni nel dossier del coordinamento Provinciale di Bergamo

Da noi sono presenti tutte le tipologie tipiche della mafia: soggiorno obbligato di sorvegliati speciali, sequestri di persona, traffico stupefacenti, raffinerie di droga, arresto di boss di boss latitanti, attentati, omicidi, estorsione, usura, caporalato, lavoro nero, reati contro l’ambiente, trattamento illegale di rifiuti (64 casi nella nostra Provincia cita il rapporto ECOMAFIE 2012 presentato il 23/10/2012 a Milano), beni sequestrati e confiscati (21 sono i beni confiscati, tutti mappati da più di un anno sul sito: www.liberabg.it. Questo numero è destinato a salire per le ultime operazioni di sequestro di beni operate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano). Non ci siamo fatti davvero mancare niente in tema tanto che si ritiene fuori luogo parlare di “INFILTRAZIONE” meglio sarebbe usare il termine “RADICAMENTO” delle organizzazioni mafiose.

 L’ATTEGGIAMENTO DEI CITTADINI, DEI MEDIA, DELLE ISTITUZIONI

Alcune definizioni che negano, minimizzano, definiscono con stereotipi il fenomeno nella Bergamasca: un problema del sud, il nostro tessuto sociale è sano e non corre pericoli; si registrano alcuni episodi NON un sistema criminale organizzato; riguarda la magistratura e le forze di polizia; l’economia orobica non è intaccabile dal virus delle mafie; la cultura è fondata sul lavoro ed è estranea a logiche mafiose. Purtroppo i fatti dimostrano, invece, che la percezione del fenomeno mafioso in terra orobica sottovaluta il fenomeno e rischiamo di pagare un prezzo molto elevato.

Giuseppe Lombardo, procuratore di Reggio Calabria sostiene che “il sistema Calabria”, governato dalla ‘Ndrangheta, è diventato il “Sistema Italia” “la ‘ndrangheta non ha più bisogno di mobilitarsi, perché è la politica che la cerca e la riconosce come istituzione”.

Le mafie da sole non bastano ad alterare il sistema sociale hanno bisogno di altri due elementi: una cultura mafiogena (ricerca di privilegi, di potere, di successo, di ricchezza e considerazione) e disponibilità senza vergogna di persone che si prestano (uomini-cerniera la definizione, funzionari pubblici, imprenditori e liberi professionisti che legano il loro personale interesse alla fame di potere delle mafie a discapito del bene comune.) I diritti si trasformano in favori e i cittadini in sudditi.

Libera ha lasciato alla nostra amministrazione provinciale e ai sindaci presenti una serie di indicazioni e attività da realizzare, una carta di intenti diffusa e condivisa.

iTrevigliesi informano che si sta costituendo un presidio di LIBERA nella Bassa Bergamasca il prossimo incontro è fissato per giovedì 8 novembre 2012 alle ore 21.00 presso la Cassa Rurale via Carcano. Chiunque fosse interessato è benvenuto. Per ulteriori informazioni conttattare Veronica Cantù: v.cantu81@gmail.com – cell: 349 8709848

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.