All’assemblea organizzata venerdì 30 novembre e dedicata alla porzione Conventino del quartiere Est hanno partecipato un centinaio di persone e il Sindaco. Per l’amministrazione solo Giuseppe Pezzoni, nessun tecnico al seguito e nessun assessore al fianco. Dei consiglieri comunali presenti Simona Bussini e Ariella Borghi del PD ma non uno della maggioranza.
Ho preso tre pagine di appunti con quanto detto da Bruno Goisis nell’introduzione, dai cittadini negli interventi e dal Sindaco nelle repliche ma credo sia più utile riportare accorpati i ragionamenti della serata anzichè fare la cronaca spicciola. Vedo tre punti essenziali.
1.La necessità di comunicare con il quartiere ovvero “c’è stata una prassi strana”. Un fuoco di fila ha richiamato il Sindaco sulla necessità che l’amministrazione dovesse convocare prima la gente per informarli del progetto su Foro Boario e non attendere la chiamata dei cittadini a cose fatte dopo l’approvazione di variante urbanistica da parte del Consiglio comunale.
Non ha convinto l’evocazione del diritto di rappresentanza scaturito dal voto (abbiamo vinto le elezioni quindi decidiamo) anche perchè il Foro Boario non era a tema nel programma elettorale. Sarà forse anche per questo che nessun consigliere di maggioranza si è presentato a risponderne?
Ammettendo il difetto di informazione il Sindaco si è parzialmento scusato dicendo che il momento informativo non è stato fatto perchè mancava l’interlocutore istituzionale (il Comitato di Quartiere).
Ipotesi alquanto debole considerato che proprio questa amministrazione ha depotenziato i comitati di quartiere a livello di libere associazioni senza alcun mandato formale da parte dei cittadini del quartiere.
2.La necessità dell’area per il quartiere e il punto sul traffico ovvero “Il cemento non ci manca”.
Secondo il Sindaco le attività al Foro Boario (giostre, feste estive…) creano inquinamento acustico e l’area non è adeguata ad una struttura fieristica. Inoltre secondo l’amministrazione l’area Foro Boario avrà un indice di edificazione limitato, la parte commerciale sarà contenuta (tanto che non è stata richiesta l’autorizzazione regionale per le grandi strutture) ed anche il verde e le altre strutture saranno quelli ‘standard’.
Ma, dice la gente, 90 appartamenti, un supermercato (quando vicina c’è già la CFL) e il traffico conseguente non sembrano ad impatto “limitato” per quelle vie che sostengono già i pesanti attraversamenti per le scuole elementari e, soprattutto, superiori.
L’area potrebbe diventare in parte anche un parcheggio o magari anche superficie ad uso del mercato del sabato. Comunque sia è l’unica area a disposizione di un quartiere che ha bisogno di verde e strutture. Non si intravede l’utilità sociale della sua vendita. Qualcuno diceva: “Il verde, quel poco che abbiamo, teniamolo” ed un altro “I Sindaci vanno e vengono ma i territori consumati restano tali”.
C’è poi la questione traffico non slegata dall’uso del Foro Boario.
Ipotizzato il limite di 30 all’ora per proteggere i ragazzi in entrata/uscita dalla scuola e dall’oratorio ed il posizionamento dei dossi; segnalato il problema dei parcheggi selvaggi sui marciapiedi e la scarsa presenza dei vigili.
3.Le considerazioni sul periodo economico ovvero “se non ci sono soldi piuttosto si lascia tutto così”.
Il Sindaco rimarca che il Foro Boario non si vende per ragioni di cassa ma per finanziare la nuova area fieristica.
Ma qualche considerazione aggiuntiva andrà fatta se, dopo la mancata vendita nell’area Bollone, anche il recente bando su Foro Boario è andato deserto. Se nessuno si presenta per comperare forse vorrà dire che siamo in crisi economica e che anche la nuova area fiera potrebbe di conseguenza essere per il momento raffreddata. Non è forse andata buca anche la gara per assegnare la gestione dell’Upim?
Cosa succede adesso: si va al ribasso del prezzo o si tiene duro su un “target price”? Si riuscirà a tenere alto il prezzo con la possibilità che apra una discarica di amianto a 1km di distanza?
La commissione che dovrebbe valutare l’ammissibilità del referendum su Foro Boario, nonostante siano scaduti i tempi previsti dalla Statuto Comunale per la decisione, non si è ancora formata per la mancanza di un membro (il Presidente) non ancora nominato dal Rettore dell’Università di Bergamo. Anche se il Referendum è stato presentato prima che l’operazione finisse nel Bilancio il Sindaco non vede molte possibilità per l’ammissibilità. Vedremo.
Solo una voce si è alzata favorevole all’insediamento abitativo per evitare che l’area rimanga non usata per 10 mesi l’anno, purchè si realizzino le tangenziali Ovest, Sud e Est intorno alla città.
Sulla Tangenziale EST un dubbio personale: sicuri che abbia senso un’altra strada nell’unica fetta di terrirorio trevigliese rimasta libera da BreBeMi, IPB, AV e ferrovie varie… Secondo lo studio agronomico del PGT è l’area più fertile: perchè rovinarla? Chi ha detto che deve esserci per forza un cerchio di asfalto tutto attorno a Treviglio. Ma questo sarà un argomento da portare all’Odg quando saranno presi in esame i problemi dell’area S. Zeno all’interno dello stesso quartiere Est.
Spazio anche ai problemi di Via Pagazzano. Cittadini paganti tasse come gli altri ma in questo momento con una strada in disfacimento sui bordi (ma la responsabilità è a carico della Provincia e, informa il Sindaco, lo stesso incaricato della Provincia si è dimesso perchè la mancanza dei fondi per la manutenzione non consente l’assunzione di responsabilità). Via Pagazzano è percorsa pesantemente dai camion BreBeMi con “velocità da Formula 1” e comunque pericolosa soprattutto per i ragazzi a piedi ed in bicicletta.
Ricordata dagli abitanti la mancanza dell’allacciamento alla rete Gas Metano e, dice il Sindaco, le prospettive non sono rosee perchè le aziende dei servizi guardano al tornaconto a breve termine e la metanizzazione delle aree rurali ha costi elevati.
C’è stato tempo anche per segnalare il rumore fino alle 22 nell’area piscina, i problemi di illuminazione in via della Pace perchè i rami degli alberi coprono le luci della strada, le macchine in divieto di sosta alle 8 del mattino in via De Amicis, il marciapiede di Via Beato Angelico da sistemare e la necessità di un accordo con le Ferrovie per il sottopasso pedonale di Via Calvenzano e per limitare il rumore dovuto al ‘parcheggio’ dei vagoni nell’area a sud del quartiere.
Ci si ritroverà più in là per vedere nel merito il piano dell’amministrazione sull’area.
Peccato, si poteva farlo già venerdì sera se si fosse presentato qualcuno con le cartine ed i numeri alla mano che il Sindaco non aveva.
Dispiace che dopo un anno e mezzo di amministrazione il Sindaco voglia ancora fare confronti tra le sue varianti ed il piano della precedente amministrazione anzichè tra le sue varianti e quello che i cittadini possono suggerire di diverso.