Sulla sua pagina Facebook il sindaco Pezzoni ha ricevuto un buon assist da un cittadino di Arcene.
Giordano Beretta si è congratulato per la rotonda di via Bergamo: “Ps complimenti per la rotonda della via Bergamo, l’ho fatta stasera, è veramente una figata !! ( non trovavo un’altra parola! )” ed ha poi aggiunto altri commenti sulla incapacità della sinistra di migliorare sui quali ora sorvolo, non essendo pertinenti con questo articolo.
Anche i semafori dell’incrocio rimosso sapevano che Pezzoni non c’entra un bel niente con le rotonde lungo l’asse della ex SS11. Non le ha pensate, né progettate e neppure finanziate. Al massimo ne ha ritardato l’esecuzione.
Ma si è ben guardato dal precisarlo al suo interlocutore e, avendoci abituati a lunghi giri di parole, non si è smentito spiegandoci, dopo sollecito, che “la riqualificazione dell’asse della SS11 gira in Comune dai primi anni del 2000; all’amministrazione precedente il merito di avervi dato corso, recuperando il finanziamento e appaltando i lavori. Il “demerito” è che, rispetto a questa priorità, avete investito — soprattutto in finale di mandato — nella chiusura di via Pontirolo e nel far svettare la gru all’ex UPIM. Abbiamo priorità diverse, e mi pare suffragate dal consenso popolare (che è la più alta forma di consultazione possibile, non dimentichiamocelo…), rispetto a quelle della precedente amministrazione.”
Certo, a denti stretti, ha dovuto riconoscere il merito di chi l’ha preceduto ma, ad offuscarne la memoria, c’è la chiusura di via Pontirolo e le gru svettanti dell’Upim.
In un futuro giro di parole ci dirà cosa lega la chiusura di via Pontirolo e la gru dell’Upim con il girare intorno ad una rotonda verso Bergamo. Forse gli automobilisti, sapendo di non poter passare in piazza Paolo VI, avrebbero potuto girare continuamente in rotonda pensando ad una strada alternativa da cui passare per andare a Pontirolo. O forse, girando in macchina nelle giornate limpide, ci si sarebbe distratti guardando la cima della gru verso il centro e, rallentando, avremmo creato traffico. Da automobilisti ingenui a volte non ci rendiamo conto dei pericoli che potremmo correre avventurandoci in una rotonda.
Fuori dalle possibili battute, riconosco la difficoltà di amministrare una città e delle grane che comporta (basterebbe solo pensare alla difficoltà di affrontare vicende come la discarica di amianto, il nuovo inquinamento da cromo nell’acqua e la “schifezza” sotto l’area ex Baslini).
Ma non è con giri di parole ed iperbolici collegamenti ritenuti logici che si procede. Servono progetti definiti ed investimenti per realizzarli. Idee e soldi.
Di quanto esposto nel capitolo 5 “Treviglio è città che si muove” del programma elettorale Lega–PdL (tangenziali Sud e Ovest, nuovi parcheggi, riduzione uso privato delle auto in centro, collegamenti ciclabili per Cassano e Brignano) non si è visto molto ad oggi oppure è in deciso ritardo. Discutiamo ancora dei progetti e delle opere della Giunta Borghi (e tra queste le rotonde riduci–traffico sulla statale) ma ci piacerebbe farlo su quelle della Giunta Pezzoni salvo che, ad oggi, abbiamo proprio poco.
Per recuperare denari ci sono state una serie di operazioni da milioni di Euro pensate da questa Giunta ma sono tutte fallite:
- il bando per la vendita di aree al Bollone è andato deserto;
- il bando per l’affidamento degli spazi ex Upim è andato deserto;
- il bando per la vendita del Foro boario è andato deserto.
Attenzione, perché in un attimo finirà il secondo anno del mandato.
Il primo è passato dicendo che le colpe erano dell’amministrazione precedente e che il loro insuccesso elettorale ne è stata la dimostrazione.
Il secondo dicendo che la crisi economica non facilita le operazioni, che è difficile intervenire sui progetti sbagliati di chi è venuto prima e che le priorità di questa amministrazione sono diverse e suffragate dal consenso popolare.
Ma nel terzo occorrerà mettere del proprio fieno in cascina.
Anche il popolo che ha legittimato l’attuale amministrazione potrebbe alla fine stufarsi di attendere il proclamato cambiamento da parte di una amministrazione autodefinitasi “compagna di viaggio”, ma che si rappresenta più come “uomo solo al comando”.
Di certo comincia ad avere dei dubbi la stessa coalizione vista la vicenda legata all’acquisizione da parte di Anita (sana società di gestione del gas) della società ABM ICT (indebitata società di infrastrutture telematiche). Incorporazione sponsorizzata dal Sindaco, ma non passata in Consiglio comunale a causa del voto contrario dei consiglieri PdL.
Solo la Lega è sempre fedele, sarà perché anche da loro decide e parla sempre uno solo? Gli altri tacciono, alzano le mani per votare e non ci è dato sapere cosa realmente stiano pensando.