Biciclettando fra Treviglio e Fara d’Adda, ci si accorge quanto sia ancora bella la nostra campagna. Una cinquantina di ciclisti, parecchi bambini e qualche cane, ha partecipato alla biciclettata organizzata da Legambiente e CFL domenica 5 maggio scorso. Una bella fila colorata che in un paio di tappe è arrivata al caseificio Villa in quel di Fara.
Prima tappa alla cascina Pèliza a Castel Cerreto, dove un trio di giovani ha scelto di lavorare la terra. Dieci ettari di terreno a frutta, fragole, meloni tutto rigorosamente biologico (a proposito, i primi meloni arriveranno a giugno). Un’esperienza appena iniziata ma non priva d’idee: apertura dei poderi, possibilità per chi fa sport di accedervi e altro ancora. Sono su Facebook e ci tengono tanto a essere “controllati”.
Mentre i grandi visitavano l’azienda, i bambini erano intrattenuti da due animatrici itineranti: si trattava delle due simpatiche ragazze che hanno aperto “La pulce curiosa” una biblioteca creativa per bambini a Treviglio.
Due begli esempi di nuova imprenditoria in un momento difficile come questo.
La seconda tappa è avvenuta presso il bosco del Castagno a Castel Cerreto, dove è stata posta una targa in ricordo dell’ambientalista Wangari Muta Maathai. Biologa, attivista politica e ambientalista nel 2004 è stata la prima donna africana a ricevere il Nobel per la pace. Fu l’artefice, negli anni Novanta, di una campagna contro il disboscamento che si rese concreto nella piantagione di oltre quaranta milioni di alberi. È scomparsa nel settembre 2011.
Arrivo quindi al caseifico, visita e spuntino offerto dal medesimo.
Ancora un po’ di animazione per i bambini e ritorno veloce sotto l’acqua e sopra un bel po’ di fango (tanto per non farci mancare niente) che ha divertito non poco gli under dieci.
Tutto ok quindi? Sì, se non si pensa al megaintervento in progetto nella Valle de Lupo, alla autostrada Bergamo–Treviglio, al rischio discarica nella ex cava della Vailata, agli interventi già in atto, alta velocità e BreBeMi.
Iniziative come questa ci fanno scoprire che in fondo intorno alla nostra città abbiamo ancora scampoli di bel territorio…. ma fino a quando?