Cinque donne uccise in due giorni

violenza-sulle-donneLo Sportello Donna della cooperativa Sirio (cooperativa che da anni accoglie minori abusate, offre spazi residenziali per donne maltrattate, mette a disposizione luoghi di informazione e di relazione al femminile, organizza percorsi di formazione) ha denunciato, con un articolo, la recrudescenza dei reati di femminicidio e, a proposito delle cinque donne uccise recentemente, ha dichiarato:

Ora basta! Con forza, tutti insieme, dobbiamo gridare il nostro rifiuto ad ogni forma di violenza verso le donne… La violenza verso le donne deve scuotere le coscienze di tutti e mobilitarci ad azioni di contrasto.

In un momento in cui tutte le cariche di governo, nei loro discorsi d’insediamento, hanno ricordato le tante donne che vengono ammazzate, maltrattate e violentate quotidianamente e in cui c’è un fermento straordinario di convegni, tavoli di lavoro e interesse sul tema, continuano purtroppo a manifestarsi feroci “stereotipi e pregiudizi “ contro le donne, sintomo che la società avverte il fenomeno in tutta la sua drammaticità, ma che “una cultura maschilista che mercifica il corpo delle donne, come oggetto di uso e di piacere per l’uomo” è dura a morire.

E secondo le donne di Sirio ciò è dimostrato anche dalle “aggressioni che, in questi giorni, sono arrivati alle donne appartenenti alle Istituzioni: la minaccia di stupro diretta alla Presidente della Camera nel web, che lei stessa con coraggio ha denunciato; l’attacco alla ministra Kyenge, definita una casalinga del bongo–bongo”.

Nel loro articolo emerge bene la speranza che le donne presenti nei luoghi di governo, nelle istituzioni, nelle associazioni, nei quartieri, nelle scuole…, possano contribuire a cambiare l’odierno quadro del femminicidio e delle violenze sulle donne con un impegno che, prescindendo da ogni logica di potere, promuova, con il bene comune, anche leggi per la democrazia paritaria e un habitus culturale che difenda nei fatti le donne morte per violenza, ma anche le donne vive, il rispetto della loro dignità e dei loro sacrosanti diritti.

Si sentono sole queste donne che quotidianamente fanno attività di sportello e sono riferimento per tante donne dai mille problemi e dalla dignità negata, ma non ci stanno più e vogliono “rilanciare, in modo chiaro e forte, un segnale che faccia vibrare l’intera città”.

Chiamano a raccolta uomini e donne di buona volontà, istituzioni, associazioni ed enti del territorio, forze e gruppi radicati nella comunità perché, insieme a loro, magari anche a partire da incontri nei loro uffici, si occupino con pervicacia delle stragi del femminicidio ed inizino, con un costante e appassionato impegno, una campagna permanente di sensibilizzazione per il contrasto alle violenze che le donne quotidianamente subiscono.

Il primo atto potrebbe essere quello di predisporre una comunicazione di solidarietà da inviare alla presidente Boldrini e alla ministra Kyenge da far firmare ai tantissimi Trevigliesi che certamente condivideranno questa sensibilità, così che “Treviglio, come sempre, anche nei fatti, possa distinguersi, e affermare una cultura di genere, rispettosa dei diritti delle donne”.

Alcuni risultati si vedono già.

Il Sindaco ha invitato i Capigruppo consiliari ad esprimere la loro adesione al contenuto dell’articolo di Sportello Donna “perché l’appello possa esprimere il sentimento comune di una città, già purtroppo segnata anche localmente da questo fenomeno”.

Alcune forze politiche hanno già espresso la loro condivisione e l’Assessora alle pari opportunità ha con gli organismi istituzionali — la Commissione pari opportunità e il Consiglio delle Donne — espresso il suo indiscusso sostegno.

La speranza è che altre adesioni giungano dopo la pubblicazione dell’appello sulla stampa locale. «iTrevigliesi», testata che vuole essere in prima fila nel dare battaglia ad una cultura maschilista che consente all’uomo di esercitare ogni forma di potere sulla donna e che vorrebbe le donne relegate ad un ruolo subalterno, fuori dalla politica, fuori dalle istituzioni, fuori dalle stanze dove si prendono decisioni, offre ogni sostegno e collaborazione per la campagna di sensibilizzazione e di lotta al femminicidio proposta da Sirio.

Il giornale e la newsletter sono aperti a tutti i contributi che andranno nella direzione di diffondere informazioni a favore della parità tra uomini e donne, contro tutti gli attacchi sessisti da qualunque parte politica essi arrivino, contro ogni forma di violenta intolleranza e discriminazione.

Hanno ragione le donne di Sirio, nessuno può più stare alla finestra.

Nessuno può più stare né zitto, né fermo.

L’indignazione non basta, ognuno di noi, se non vuol essere complice, deve passare dalle parole ai fatti.

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