Ladri di biciclette

biciclettePer combattere i furti di biciclette bisogna dotarsi di un piano organico, di un insieme d’iniziative mirate.

Come sa ben chi usa la bicicletta e la lascia incustodita perché prende il treno o va in biblioteca o in qualche ufficio o a scuola, a Treviglio imperversano i furti di velocipede (o anche solo di parte di esso).

Ecco perché vogliamo pubblicizzare le proposte che la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, vuole promuovere presso i Comuni italiani per contrastare le ruberie. Si tratta di un vero e proprio piano, non iniziative isolate, che la FIAB intende proporre ai Comuni. Purtroppo i furti scoraggiano molte volte l’uso della bicicletta e quindi combatterli è importantissimo per promuovere questo tipo di mobilità.

Il piano è piuttosto lungo e articolato e cerchiamo di riassumerlo: chi fosse interessato a leggerlo per intero può visionarlo a questo link.

Si parte da studio degli spostamenti quotidiani per arrivare alla redazione di un vero e proprio piano di contrasto del furto che prevede, tra le altre proposte:

  • la creazione di un Ufficio Bicicletta per promuoverne l’uso;
  • l’attivazione di una Raccolta Dati sul Furto per seguire l’andamento dei furti (come, dove, quando) e misurare l’efficacia delle azioni intraprese;
  • la redazione di un piano parcheggi adottando rastrelliere di qualità (a U rovesciata o modello Verona, o altro …) che consentano di legare agevolmente telaio e ruota, senza armeggiare chinati evitando così di sporcarsi;
  • l’attivazione di parcheggi custoditi presso le stazioni (come a Brescia o a Padova) magari con controllo a distanza utilizzando delle web cam collegate con le centrali delle forze dell’ordine;
  • accordi con il piccolo commercio che autorizzino il posizionamento di rastrelliere di qualità in prossimità dei loro negozi esonerandoli dal pagamento delle tasse di occupazione del suolo pubblico (Genova);
  • l’emanazione di regolamenti edilizi che favoriscano la possibilità di parcheggiare le biciclette all’interno dei condomini e nei cortili, prevedendo la realizzazione di appositi spazi nelle parti di uso comune negli edifici di nuova realizzazione o in caso di ristrutturazione (ad esempio: quello di Torino al comma 2 dell’articolo 48) o l’obbligo di consentire il parcheggio di biciclette nei cortili interni esistenti (ad esempio: quello di Milano al comma 4 dell’articolo 51);
  • la marcatura delle biciclette con il proprio codice fiscale così da poterle identificare in modo inequivocabile senza dover creare registri ad hoc.

A novembre a Milano, in un convegno organizzato dalla FIAB, si parlerà di tutto questo: di come rendere sempre più difficile la vita ai ladri di biciclette.

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