Tangenziale Est: il territorio non è una torta

autostradaSull’ultimo numero de «Il Popolo Cattolico il già consigliere e vicesindaco Ferruccio Merati ci presenta come ineluttabile una tangenziale ad est del territorio trevigliese, verso Brignano. Mi permetto di criticare la posizione.

Credo che le diverse posizioni dipendano da cosa si ha in mente per “territorio”.

Ci sono quelli che lo vedono solo come contenitore di strade che assorbono traffico da altre strade e lo cedono ad altre ancora. Per il migliorare traffico est–ovest si realizza la BreBeMi, poi serve un’interconnessione nord–sud e si progetta la IPB e infine ci si accorge che bisogna far girare il flusso di mezzi intorno e allora si mette mano alle tangenziali. Non sono in discussione le strade, ma ci si deve chiedere a cosa servono.

Amministrazioni trevigliesi non recenti si dedicavano a realizzare grandi rotonde lungo le dorsali, tranne metterle nei posti dove servivano per far scorrere il flusso di macchine, come hanno dimostrato i piani della giunta Borghi per la circonvallazione esterna di Treviglio. Non è la rotonda in discussione, ma dove la fai una volta capito che possono essere utili.

Personalmente sulla tangenziale est ho un parere diverso.

Avendo già strade, autostrade e binari che chiudono, o chiuderanno a breve, per 3/4 la circonferenza nella quale è contenuta Treviglio, non vedo nessun vantaggio nel prospettare la chiusura sul quarto rimanente.

Il territorio non è una torta da mangiare tutta. Se per vari motivi c’è una parte fortunatamente risparmiata dall’asfalto, ancora abbastanza verde e a vocazione agricola, non vedo nessun valore aggiunto nell’assimilarla alle altre.

Che senso ha poi farsi attraversare dalla BreBeMi, dall’interconnessione tra BreBeMi e la futura Pedemontana (la IPB che, per inciso, brucia un’altra bella porzione verde della nostra città) se poi queste non ci tolgono il traffico dalle statali e dobbiamo fare altre super–strade per accompagnarle?

Se BreBeMi e IPB devono alleggerire le statali e le provinciali allora chi in macchina viene da nord e percorre la IPB non può essere già soddisfatto di poter andare verso Milano o verso Brescia buttandosi direttamente in BreBeMi senza pretendere un ulteriore grado di libertà per attraversare Treviglio a est?

E dobbiamo essere contenti se qualcuno come Ferruccio Merati ci dice che le autostrade sono costruite “senza chiedere ed utilizzare un euro di finanziamento pubblico”, ma solo con denaro privato? Ma il territorio che si mangiano cosa è? E chi lo ha pagato?

Non c’è neppure la pazienza di aspettare per verificare cosa succederà con le nuove strade che subito se ne prospettano altre. Per chi? Per andare dove?

E non sarà invece tutto un tremendo alibi per non occuparsi seriamente, anche a livello locale, di traffico alternativo alla gomma e di trasporto pubblico dignitoso? Rassegnati ad un futuro assediato da automobili!

Se questa giunta Pezzoni è allineata all’idea della Provincia di asfaltare anche ad est della città io, per quel poco che vale, dissento. Non solo perché in quella parte abito.

Da poco godiamo in via Brignano di una bella pista ciclabile sempre frequentata da persone in bici verso il lavoro, la scuola o semplicemente per una corsa, due passi a piedi, un giro con i pattini; che fastidio pensarla sbattere contro un’ennesima tangenziale il cui vantaggio sfugge.

Se con questa Amministrazione non c’è possibilità perché non ha volontà, voglia o forza per osteggiare la tangenziale est, proveremo a mettere la questione all’ordine del giorno della prossima Giunta. Tanto per ora i 20 milioni di Euro per costruirla non ci sono e non credo si trovino entro il 2016. A quel punto anche le province potrebbero non esistere più. E se poi quella massa di soldi si rendesse disponibile sapremo suggerire altri capitoli di spesa più urgenti per i cittadini.

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