Il Comune di Treviglio vince il ricorso anti–slot

las-vegas-postIl Consiglio comunale di Treviglio, all’unanimità, ha approvato, con delibera n. 23 dell’8/4/2014 un regolamento che disciplina gli orari per l’esercizio dell’attività di gioco lecito, permettendolo tra le 10 e le 24.

Una sala giochi, che aveva orari molto più estesi, ha fatto ricorso al TAR.

Ebbene questo ricorso, il cui fine era la sospensione dell’ordinanza, è stato respinto, in sede cautelare: è stata cioè confermata la legittimità dell’azione del Consiglio comunale.

Tra le considerazioni dell’ordinanza del TAR leggiamo che:

  • “il Piano nazionale d’azione sul GAP (gioco d’azzardo patologico) 2013–2015 del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio riconosce che le persone vulnerabili risentono dell’alto grado di accessibilità e di disponibilità gli stimoli di gioco”
  • “tra le azioni raccomandate, vi è quella tra l’altro di ridurre “l’accessibilità” alle slot machine, alle VLT, alle lotterie istantanee, alle scommesse sportive, anche mediante la definizione degli orari di apertura e di chiusura dei punti gioco”
  • la Legge regionale 21/10/2013 n. 8 ha introdotto norme per la prevenzione trattamento del gioco d’azzardo patologico.

Legge, quest’ ultima, che prevede l’istituzione della famigerata “distanza minima” tra un punto gioco ed un luogo sensibile (scuola, oratorio, ospedale, centri per anziani), che si suppone frequentato appunto dalle sopraindicate “persone vulnerabili”.

Misura che questo giornale, e parte delle minoranze presenti in Consiglio comunale, caldeggiano da mesi. Ricordiamo che — se posto in essere questo regolamento, — per poter installare un apparecchio per il gioco d’azzardo in un bar, o aprire una nuova sala giochi, bisogna rispettare la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili che l’Amministrazione comunale deve definire. E che al rinnovo della licenza, questa non può essere concessa se la stessa distanza non è rispettata.

Un regolamento che proseguirebbe nello scopo di ridurre l’accessibilità al gioco alle persone vulnerabili.

Inutile dire che questi tipo di provvedimenti sono già operativi in vari Comuni Italiani: di recente la “distanza minima” è prevista nel nuovo regolamento edilizio del Comune di Milano che, così facendo, è già riuscito a bloccare l’apertura di una mezza dozzina di nuove sale slot.

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