Per lo spreco di 300 milioni di Euro, anche le formiche nel loro piccolo si incazzano

“Il Consiglio dei ministri ha anticipato il no all’election day: significa buttare dalla finestra 300 milioni di Euro, unicamente per impedire che il referendum raggiunga il quorum”.

Provate a immaginare quale oppositore fiero, demagogico e gufo può aver detto questo all’indomani della decisione del governo Renzi di fissare il referendum sulle piattaforme di ricerca petrolifera al 17 aprile.

Avete sbagliato. Quella dichiarazione fu fatta da Dario Franceschini, oggi autorevole ministro del governo Renzi, quando nel 2011 era presidente dei deputati PD e Silvio Berlusconi fece la stessa manovra per non far raggiungere il quorum ai referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento.

E allora? Cosa è cambiato? Siamo forse più ricchi e possiamo buttare via 300 milioni di Euro? Siamo forse più intelligenti e quindi capaci di farci un’opinione su temi molto più complessi che non la gratuità dell’acqua in pochi giorni? Interverrà alla Camera il presidente dei deputati PD per bloccare la decisione del Governo? O forse anche questa volta lo scopo è quello di non far raggiungere il quorum?

Ma allora, se nel 2011 c’era un problema di democrazia (e lo diceva Franceschini), anche oggi la questione è uguale. Io credo che la democrazia vada sempre e comunque difesa e rispettata. Sono stupito (o forse no) da tanta tracotanza e insensibilità. Sono come le formiche che si incazzano se penso a quante cose si sarebbero potute fare con 300 milioni di Euro.

E non ci dicano, come ha pateticamente fatto presente il Ministro degli interni Alfano, che manca la normativa per accorpare la data di referendum ed elezioni amministrative: un governo che si attribuisce il merito di aver messo in atto riforme “epocali” non è in grado di fare una leggina che ci faccia risparmiare 300 milioni di Euro? Non so perché, ma mi viene in mente la favola di Pinocchio!

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