Qualcuno lo dovrà spiegare. A noi forse no, ma ai cittadini sì. Spiegare perché un Sindaco che si è dimesso il 23 dicembre si ripresenti in lizza a febbraio, neanche due mesi dopo.
Non è successo nulla in questi due mesi che abbia rimosso i motivi per cui, ritenendo lui stesso di non avere più i requisiti per poter fare il Sindaco, Pezzoni si è dimesso.
Gli alleati riuniti intorno al candidato leghista Imeri tuttavia sono stati chiari: Pezzoni farà parte della squadra, in quale ruolo, si vedrà.
Sono spariti i reati? Fine dello scandalo?
Oppure i reati valgono solo in relazione al ruolo di Sindaco, per cui basta non presentarsi come candidato a questa carica e automaticamente si annullano i problemi di serietà, correttezza, di rispetto per i cittadini cui si è chiesta fiducia, di rispetto delle leggi? Dobbiamo dedurre che i reati esistono solo finché se ne parla e, visto che non ne parla più nessuno, si sono estinti?
Chi lo sa…
Di certo il periodo di riflessione è stato rapido, probabilmente non indolore, ma rapido sì.
Capiamo che una passione coltivata per anni — passione per la politica, ma anche per il ruolo e il potere che spesso garantisce — non sia facile da tacitare o da ignorare. Nessuno lo pretende. Ma una cosa è continuare a mantenere vivo un interesse — non è mica proibito, — un’altra è svuotare di significato e alla velocità della luce un atto politico come le dimissioni da Sindaco, consapevoli ed evidentemente dovute.
Per ora pare che l’ex sindaco abbia trovato il suo cantuccio nei blog e nei siti. Come quello della lista “Io Treviglio”, i cui post cantano unilateralmente le sue glorie amministrative e tengono al caldo il suo futuro. Magari, un futuro che lo veda in una futura giunta Imeri a prendersi le sue soddisfazioni (legati al dito ha più nodi dei lucchetti incatenati su Ponte Milvio) e a fare quello che vuole fare. Cioè il sindaco de facto, se non de iure. Anche se la fascia la indossa un altro.
Devi accedere per postare un commento.