Tutti siamo convinti che l’uso della bicicletta sia utile, anzi indispensabile, per i cittadini di Treviglio.
Purtroppo, soprattutto in città, questo si scontra con strade congestionate da autoveicoli, che divengono pericolose per i ciclisti; per difendersi i le biciclette salgono sui marciapiedi, rendendoli però pericolosi e insicuri per i pedoni (soprattutto quelli più anziani, spesso in compagnia dei nipotini).
Non credo esista una soluzione perfetta e immediata: costruire piste ciclabili in città richiede un intervento sulla viabilità costoso e di non rapida realizzazione. Per contro, una applicazione rigida della norma che impedisca la circolazione delle biciclette sui marciapiedi sarebbe fonte di pericolo per i ciclisti stessi.
E allora servono buon senso e buona volontà. Alcune proposte:
- Le biciclette possono circolare su uno solo dei marciapiedi che fiancheggiano la strada. Questo consente l’individuazione di un marciapiede sicuro per i bambini e gli anziani;
- Il marciapiede su cui possono circolare le bici devono avere una zona riservata alle stesse tutte le volte che la larghezza lo consente;
- I pedoni, nelle zone non dedicate alle bici, hanno sempre precedenza sulle bici, che devono viaggiare senza mai mettere né in difficoltà né a disagio i pedoni.
Quanto sopra indicato può aiutare moltissimo sui viali delle circonvallazioni interna (dove gli episodi di urto ad anziani e non da parte di ciclisti disattenti o prepotenti sono quotidiani) ed esterna. Ma tutto questo non potrà avverarsi senza la collaborazione di tutti e senza l’impegno dei vigili. Intendo dire che chi non rispetta le regole di tolleranza sopra elencate va sanzionato in virtù della norma che vieta la circolazione sui marciapiedi. Dobbiamo fare che tutto questo avvenga prima che i marciapiedi invasi dalle bici e sconnessi dalle radici degli alberi, ormai da tempo senza manutenzione, divengano causa di qualche grave incidente.
Sarebbe inoltre molto utile che chi avesse esempi di vie in cui applicare quanto sopra suggerito lo segnalasse alla nostra redazione.