La città ha bisogno di parcheggi: via i parcheggi!

Un sabato come un altro, andando al mercato settimanale, incrocio un’auto della Polizia locale che esce da via Carminati, vietta che in genere non attrae molte attenzioni. Come mai?

La spiegazione me la dà una fila di macchine parcheggiate su un lato della via, tutte arredate con una contestazione per sosta vietata. Vero, c’è il cartello di divieto.

Piccioni! A due passi c’è il parcheggio sottostante la filiale sud della BCC, parcheggio privato ma ad uso pubblico, da sempre. Dalle 8 alle 20 da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 12 il sabato. Gratis.

Un parcheggio molto utilizzato dai clienti del mercato del sabato e dagli altri automobilisti nei giorni feriali, visto che la zona pullula di parcheggi a strisce blu, tutti stalli a pagamento.

Ah no, non c’è più. O meglio, non c’è più per i cittadini, come annuncia un cartello di segnaletica piazzato in mezzo a via Dalmazia, poco prima del primo banco del mercato.

La spiegazione si trova nella Determina n. 892 del 23 settembre 2016: l’Amministrazione comunale ha rinunciato al “diritto di servitù perpetuo al favore del Comune di Treviglio dei posti auto al piano interrato dello stabile di via Dalmazia, 2–4 angolo via T. Crivelli” contenuto nella convenzione urbanistica stipulata con la Cassa Rurale nel 1993, all’atto della costruzione degli immobili di proprietà della banca. Sì tratta di ben 550 metri quadrati. In cambio, il Comune incassa 198.000 euro.

Difficile non pensare a una presa in giro “incrociata”: si scava a piazza Setti per creare parcheggi (che alla fine saranno meno dei preesistenti). Si rinuncia a un parcheggio gratuito, comodo e molto utilizzato, centrale quanto piazza Setti e limitrofo alla circonvallazione interna, per fare cassa.

Qualcuno mi spiega la logica? Anzi, qualcuno la spiega ai cittadini?

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