Il progetto è nato su sollecitazione del Comitato locale Soci dell’area di Treviglio della Cassa Rurale e si è sviluppato in collaborazione e con la supervisione scientifica della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Premessa del progetto è la consapevolezza che per costruire un’integrazione virtuosa tra cittadini italiani e cittadini stranieri occorrono impegno e partecipazione da entrambe le parti, al fine di intavolare buone relazioni che possano generare conoscenza e rispetto reciproci. Superando pregiudizi o stereotipi, il progetto punta alla valorizzazione di differenti esperienze di vita quotidiana, di storie e di pratiche che descrivono l’arricchimento che ognuno trae nella tensione all’incontro, al confronto e al dialogo con l’altro.
Il progetto si articola in un incontro di presentazione generale e 5 incontri di approfondimento su specifiche tematiche attinenti alla vita quotidiana. Per ciascun incontro è prevista un’introduzione ai contenuti svolta da un docente esperto incaricato dell’Università degli Studi Bergamo. A seguire viene dato spazio alle testimonianze di cittadini italiani, senegalesi e marocchini che hanno avuto modo di maturare particolare esperienze nelle loro storie di vita riguardo ai temi approfonditi.
Fondamentale nella realizzazione di questo progetto è stata la collaborazione con il CIT (Centro Integrazione Treviglio), un’associazione costituitasi nel maggio scorso per volontà di enti — tra cui la Cassa Rurale di Treviglio — e associazioni trevigliesi impegnate nel sociale, con lo scopo di promuovere iniziative che rafforzino la conoscenza reciproca, la partecipazione ed il cambiamento di ognuno e della comunità locale nella direzione della multiculturalità e dell’integrazione.
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