Sorpresa: la Giunta Pezzoni mette in vendita i locali delle farmacie comunali

Tutto tace sulle farmacie comunali, ma qualcosa la Giunta Pezzoni dovrà pur spiegare, prima o poi.

Mi riferisco alla intenzione, dichiarata dalla Giunta stessa in sede di variazioni di bilancio, di vendere gli immobili che ospitano le farmacie comunali n.2 di via Pontirolo e n.3 di viale Piave, che ospita anche i locali dell’ASL attrezzati per la Guardia medica ed il Consultorio familiare (la farmacia n.1 è invece in locali in affitto presso il Pellicano). Dalla stima degli uffici, i due immobili valgono 1.620.000 Euro.

Perché questa “mossa”? L’Amministrazione comunale, avendo deciso di non alienare più le farmacie comunali, ha privato il bilancio di un’entrata di 9 milioni di Euro: ora è in crisi di entrate e quindi qualcosa deve vendere. A sorpresa, e nonostante la prese di posizione a favore di Ygea SpA, le vendono i locali. Tanto per cominciare. E tanto per proseguire, non nominano il Consiglio di Amministrazione della società. Il CdA nominato dalla Giunta Borghi, che aveva un diverso mandato, ha dato le dimissioni il 30 maggio. Non è ancora stato sostituito. Da quasi cinque mesi. Bel modo di gestire una società “da valorizzare”, come hanno proclamato ai quattro venti per tutta la campagna elettorale.

Torniamo alla vendita degli immobili. La Giunta ha dichiarato che “presupposto essenziale del bando di gara sarà la salvaguardia delle funzioni e del servizio svolto in questi fabbricati”. Tradotto in linguaggio comune: le farmacie non traslocheranno, resteranno lì. Allora delle due l’una: o il compratore è Ygea o è un privato. Nel primo caso il Comune venderebbe a se stesso, visto che è azionista unico di Ygea. In questo caso se l’entrata venisse sommata ai fini del conteggio del saldo del Patto di stabilità si configurerebbe come elusione ai fini del rispetto del Patto stesso. E l’elusione è un reato amministrativo. Il secondo caso non lascia meno perplessi: quale privato comprerà alla cifra indicata immobili occupati, vincolati nella destinazione, con un contratto d’affitto che scade nel 2029 come quello ora in essere tra Comune e Ygea? C’è qualcosa che non torna. Forse le spiegazioni sono “politiche”. Di fronte alla mancanza di fondi per gli investimenti, forse la maggioranza non è più così compatta sul no alla vendita delle farmacie comunali (cavallo di battaglia elettorale). Allora si comincia dalla vendita degli immobili delle farmacie, un po’ in sordina. Poi si vedrà.

Comunque la si giri, l’operazione non convince nessuno. Luigi Minuti in Consiglio comunale ha parlato di illogicità rispetto all’impianto della delibera che cancella l’alienazione delle farmacie. Direi di più: una bella illogicità per PdL e Lega, sostenitori a spada tratta del mantenimento della proprietà delle farmacie comunali, considerate redditizie. In conclusione, vedo in questa operazione una profonda contraddizione con quanto scritto nel programma di mandato del Sindaco Pezzoni ove si proclama il “sì ad una profonda innovazione nelle modalità di utilizzo del patrimonio comunale a servizio dei cittadini”. Ebbene, sarebbe stato meglio scrivere “di smobilizzo del patrimonio comunale”.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.