Come la nuova mobilità (leggi auto e “Alta velocità”) batte la bicicletta. Anche se le Amministrazioni locali sono tutte “amiche”.
Fra Treviglio e Caravaggio ci passeranno la TAV (alta velocità ferroviaria) e la BreBeMi. La ex statale 11 salterà i binari della TAV su un cavalcavia alto 14 metri e lungo 1,2 km. La BreBeMi invece passerà sotto a tutti, nella galleria in costruzione. E la pista ciclabile? I Comuni di Treviglio e Caravaggio speravano procedesse a raso, senza utilizzare il sovrappasso, transitando sopra l’autostrada ma sotto i binari. Il CEPAV, comitato incaricato per la realizzazione della TAV e delle opere connesse, propone allora un sottopasso lungo 30 metri che evita la salita, ma sarebbe realizzato molto lontano dalla strada, a 150 metri nei campi, in posizione poco sicura. Proposta inaccettabile e respinta dai Comuni interessati, poiché il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) prevede che per risolvere la questione ci sia l’accordo tra gli enti locali coinvolti. Quindi? Si accetta la soluzione che costringe a salire sul cavalcavia ma si ottiene che la pista ciclabile sia più larga del previsto, in modo da separare il percorso pedonale da quello ciclabile, per via della velocità in discesa, e che vi siano delle piazzole di sosta. Tutto questo sarà realizzato se ci saranno i finanziamenti necessari.
Insomma le grandi opere, oltre a stravolgere il territorio, portano una serie di piccoli ma non meno importanti problemi, per risolvere i quali non sembra sufficiente la comune appartenenza politica.
Una pista ciclabile per essere usufruibile, come lo è stata in questi anni quella fra Treviglio e Caravaggio, deve essere facilmente percorribile da tutti, bambini e anziani compresi. In piena pianura padana essere costretti ad affrontare un piccolo Grand Prix della montagna è qualcosa di assurdo.
Come sempre quando si parla di mobilità, chi ci perde è la bicicletta!
Mi sa che è un problema di aria fritta se si riescono a concludere le grandi opere!
Serve solo una pedalata più corposa per un cavalcavia, l’importante è che venga realizzato in tempi e modi decenti.