Il Comitato Tutela Ambiente di Treviglio promuove una raccolta fondi.
Barattoli nei negozi e in altri punti della città per raccogliere fondi a sostegno della presentazione di un ricorso al TAR contro la discarica di cemento aminato nella ex Vailata e per finanziare “nuove analisi sull’ex cava da presentare in Regione e contestare i dati della Team, la società che vuole aprire la discarica”.
Il senso della raccolta fondi è esplicitato in due interviste di Pietro Tosca del Corriere della Sera – Bergamo a Giovanna Galli del Comitato Tutela Ambiente delle quali riportiamo un estratto:
«Siamo convinti che la falda sotto l’ex cava scorra molto più in superfice del livello rilevato nei carotaggi commissionati dalla Team. Bisogna far eseguire delle contro analisi. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti i trevigliesi per coprire i costi, versando anche solo un euro a testa. Le persone a rischio per una discarica di amianto sono quelle entro un raggio di un chilometro. Per Treviglio vuole dire gran parte della città».
«Il raggio di un chilometro indica la zona più a rischio per la diffusione delle fibrille, le particelle di amianto che, se respirate, sono causa di cancro ai polmoni. Si è sempre detto che l’ex Vailata è troppo vicina alla città, ma nessuno ha mai messo il dato su carta». «Se consideriamo il raggio di 2,5 chilometri, quello definito d’attenzione si vede che la gran parte del centro di Treviglio sarebbe interessata. Teniamo presenti che gli studi sostengono che le zone da tenere sotto controllo per il rischio si estendono fino a un raggio di 7 chilometri dalla discarica». «Nessuno a Treviglio quindi può dire: “non mi riguarda”. Per questo chiamiamo a raccolta tutti i trevigliesi chiediamo un euro a testa per coprire il costo del ricorso al Tar».