Duecento

Quanti siamo?  La domanda è d’obbligo. È sera, piove dalla mattina e sotto il portico poco illuminato del Comune non si capisce bene quanta gente ci sia. La raccolta firme iniziata la mattina al mercato procede. Sono le cinque e si decide di non fare la fiaccolata ma di distribursi in un ovale, dispiegare gli striscioni e ascoltare gli interventi degli aderenti all’iniziativa. Sono distribuite le fiaccole, duecento e non bastano per tutti! Quindi oltre duecento presenti, che visto il tempo da lupi…

Parlano i coordinatori e responsabili dei gruppi, che qui ricordiamo in rapida successione (chiediamo venia in anticipo se ci dimentichiamo di qualcuno): dal Comitato per la Tutela del Territorio al neonato Coordinamento contro la discarica di amianto a Treviglio; da Legambiente, presente con un proprio banchetto per la raccolta firme, ai sindacati CGIL (il cui segretario di zona parla a nome degli altri due) CISL e UIL, ai partiti PD, IDV, che oltre ad intervenire erano presenti con un loro banchetto, agli aderenti Slow Food, PSI, SEL e Rifondazione Comunista.

Nessun partito del centrodestra trevigliese ha aderito alla manifestazione.

Hanno chiuso gli interventi un rappresentante del Comitato contro la discarica di amianto di Cappella Cantone, ora bloccata, i Sindaci di Calvenzano, Casirate e Treviglio.

Si è ricordato che diciotto famiglie che abitano nei pressi della cava hanno promosso un ricorso al TAR, il cui costo è stimato in 30.000 Euro! A tale scopo è stata promossa una sottoscrizione in 70 negozi di Treviglio: “Dona un Euro contro la discarica”.

Sia pure da angolazioni diverse tutti hanno sottolineato come l’ubicazione della discarica sia completamente errata, per la falda acquifera affiorante, l’eccessiva vicinanza di case e fabbriche, per la congestione del traffico che verrà a crearsi.

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