Non date camomilla ai Consiglieri

Treviglio-Sala-ConsiglioMartedì 12 febbraio in Consiglio comunale è andata come “doveva” andare sul caso Foro boario.

Al Comitato promotore del referendum che ha fatto ricorso al Consiglio comunale (pur rispettando “l’autorevole decisione tecnica” della Commissione che ha stabilito la non ammissibilità del referendum stesso) e proposto comunque una consultazione tra i cittadini è stato risposto “picche” dalla maggioranza PdL–Lega.

Non so cosa stia pensando il Comitato come prossima mossa ma, osservando da fuori, mi chiedo — per questo ed altri casi — quali le possibilità per i cittadini di rappresentare le proprie istanze quando ha contro la Giunta e la sua maggioranza (visto che tutto, di fatto, è materia di bilancio). Solo al momento del voto amministrativo?

Tra due scadenze elettorali c’è qualcuno che può dare voce a questi cittadini posto che propongano questioni che meritano? Qualcuno poteva fare di più o ha sbagliato?

Non ha sbagliato il Comitato di cittadini, tentando anche la strada del ricorso al Consiglio comunale per salvaguardare quello spazio del quartiere Conventino a disposizione della città intera. Un po’ come ne “I ragazzi della via Pal”, dopo le faticose battaglie per conquistare il campo da gioco, il proprietario del terreno costruirà palazzi.

Non hanno sbagliato i Consiglieri di minoranza cercando, in forme diverse, di far cambiare idea alla Giunta o quantomeno di far soprassedere alla vendita dell’area e iniziare un percorso di valutazione attraverso una commissione (a tempo limitato) ed il coinvolgimento dei cittadini. Un ordine del giorno in questo senso è stato bocciato. Credo abbiano svolto bene il loro ruolo, cercando fino alla fine le strade e le mediazioni per cambiare il corso delle cose vedendo in questo uno svantaggio per la città.

Dal suo punto di vista non ha sbagliato neppure il Sindaco. Segue il suo programma (anche se Foro boario non era presente in quello elettorale) e comunque, avendo ricevuto il consenso, fa quel che vuole.

Superiore nella seduta e nell’atteggiamento, sa che può tagliar corto: l’ordine del giorno è “approvare o meno il ricorso” e nessun dibattito ha titolo per essere aperto. Tutti a casa.

Allora chi ha sbagliato?

Io dico la mia. Secondo me hanno sbagliato i Consiglieri di maggioranza a tacere. Già, come in molte altre occasioni in questi quasi due anni di Consiglio (il caso Anita è tra le rare eccezioni), tutto tace dalle ultime due file del Consiglio.

E dire che questa è stata una delle occasioni in cui metterci la faccia davanti ai cittadini, senza nascondersi dietro le decisioni della Giunta.

Non che mi aspettassi il sostegno al Comitato di cittadini proponenti il referendum. Mi andava bene anche l’espressione di sostegno alla decisione della Giunta con le motivazioni ragionate del caso. Si è Consiglieri quando si alza la mano per approvare o respingere, ma questo è solo la conseguenza di un pensiero che con senso di responsabilità deve essere enunciato davanti ai cittadini.

Il silenzio invece no, non mi piace. Credo non sia dignitoso per chi ha come compito quello di essere antenna nella città e rappresentare, seppur diviso tra maggioranza e minoranza, diverse sensibilità e pensieri in Consiglio comunale, altrimenti questo diventa solo luogo di ratifica formale, perdendo il proprio significato.

Insomma dite la vostra, dite qualcosa di destra, dite quel che vi sembra, ditelo in modo semplice ma dite qualcosa.

Non so se sia questione di dosi di camomilla, obbedienza o conformità di idee ma non credo proprio che gli interventi di Giancarlo Fumagalli e di Francesco Giussani possano essere interpretati come sintesi pensate dei ragionamenti del gruppo consigliare sulla questione. Ci sarebbe di che rabbrividire.

Il primo è riuscito a dire che non era possibile, come suggerito da Luigi Minuti, spostare i volumi ipotizzati su Foro boario su altre aree perché Foro boario è appetibile dagli imprenditori del settore. Ma allora consigliere Fumagalli, se è proprio così appetibile come dice lei che è del settore, perché la vendita dell’ottobre scorso è andata deserta? Non sarà come si sente in giro che gli imprenditori attendono una diminuzione del prezzo?

Il secondo ha sostenuto che è tutta una strumentalizzazione della sinistra e che è colpa della Borghi… Qualcuno avverta il consigliere Giussani che sono loro al governo della città e che con 6 consiglieri di minoranza contro 10 di maggioranza non c’è possibilità che si strumentalizzi neanche con l’intervento della Cina a sostegno. E soprattutto lo avvisino che Ariella Borghi non è più Sindaco da due anni.

In questi due casi non credo sia stata la camomilla ad avere influito.

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