E adesso tocca a voi

parlamento-2013E adesso? Governissimo? Nuove elezioni? Abbiamo perso ma abbiamo vinto! Siamo i primi ma non abbiamo vinto, Missione compiuta etc., etc., sono tutte parole o frasi sentite in questi giorni dopo l’apertura delle urne. Vorrei usarne delle altre, posponendo il tradizionale giudizio politico, ad una osservazioni più propria ad un normale cittadino: questo Parlamento è migliore o peggiore del precedente? Cosa possiamo attenderci dai nuovi eletti?

Guardare un po’ i numeri può aiutare:

  1. I senatori/deputati che siedono per la prima volta in Parlamento sono in una percentuale molto superiore a quanto successo nella precedente tornata elettorale. E tutti chiedevano rinnovamento. L’età media è scesa per i deputati da 54 a 45 anni e per i senatori da 61 a 57 (grazie soprattutto a 5 stelle e Pd)
  2. Esplosione del numero delle donne in Parlamento, dal 21% al 32% alla Camera e dal 19% al 30% al Senato (grazie di nuovo al Pd e a 5 stelle).
  3. Crollo degli eletti con procedimenti penali in corso (anche se ancora da completare la pulizia).

Questi numeri ci dicono che il nuovo Parlamento è migliore del precedente e che le attese dei cittadini possono essere alte. Certamente la grande trasformazione porrà nell’immediato enormi difficoltà a chi dovrà compiere le scelte per governare il Paese.

Analizzando invece i risultati dal punto di vista delle rappresentanze politiche io tornerei a quanto suggerito nell’ultimo numero de «iTrevigliesi», e cioè osservare gli avvenimenti al netto della campagna elettorale. E cioè raffrontare i risultati sulla realtà e non sulle attese. Anche qui guardare i numeri può aiutare:

  1. Il Pd ha il 25,42% (aveva 33,18%, –7,76%);
  2. Il PdL ha il 21,56% (aveva 37,38%, –15,82%);
  3. La Lega Nord ha il 4,08% (aveva 8,3%, –4,22%);
  4. Il Movimento 5 stelle e la Lista civica di Monti, prima non presenti, raggiungono rispettivamente il 25,52% e l’8,3%.

Quindi i tre maggiori partiti della passata legislatura escono fortemente sconfitti (anche se guardando in televisione Alfano, Berlusconi e Maroni sembrano i vincitori e questo la dice lunga sulla loro affidabilità) e c’è un nuovo importante partito: il Movimento 5 stelle, anzi il 1° partito. Non una sorpresa, se non nella dimensione, perché le parole d’ordine su cui è costruito quel movimento sono le parole delle aspirazioni delle persone per bene che sono state le più oppresse e deluse dalla gestione dei passati governi: onestà, competenza, trasparenza, solidarietà etc. Parole d’ordine cui i vari partiti tradizionali non hanno saputo dare risposte convincenti anzi, in alcuni casi addirittura anche quelli ritenuti meno inquinati hanno fornito segnali più che preoccupanti: se avendo Berlusconi come leader è difficile porsi l’obiettivo di trasmettere l’etica come guida dei comportamenti, è invece un gravissimo problema per partiti come la Lega essersi ritrovata con uno scandalo come quello di Belsito, Renzo Bossi o Rosy Mauro. Ed anche per al Pd, nonostante il rinnovamento garantito dalle primarie e dalla forte presenza femminile non hanno sicuramente giovato i casi Penati e quello del Monte Paschi di Siena.

Ma ora cosa succederà? È quasi impossibile fare ipotesi credibili o quanto meno lo è per me. Però credo sia possibile esprimere una speranza, anzi avanzare una fortissima richiesta, ancor meglio accampare un diritto: che questo Parlamento esprima immediatamente un Governo capace di affrontare quei problemi su cui sono stati chiesti i nostri voti. Che si affrontino i problemi della corruzione e dei privilegi, che si perseguano equità e solidarietà, che si salvaguardi l’ambiente e che si crei lavoro. Sarebbe insopportabile e un enorme spreco che non possiamo permetterci come paese una rinuncia a governare e un ricorso a nuove elezioni: adesso tocca a voi.

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