Profughi. Facciamo la nostra parte

profughiÈ una montagna altissima quella che abbiamo davanti quando affrontiamo la questione profughi.

Non esiste una risposta semplice ad un problema tanto complicato. Dobbiamo diffidare nel caso in cui qualcuno proponga ricette a buon prezzo, tipo bombardamenti di barche o tendopoli in Libia.

Sono tanti i registri da muovere contemporaneamente e alcuni di questi non sono sotto il nostro controllo diretto:

  • agire nei Paesi di origine per affrontare alla radice le ragioni dell’esodo,
  • agire nei Paesi di transito per colpire chi si approfitta delle disgrazie altrui,
  • agire in mare per evitare che le persone perdano la vita,
  • agire in Italia contro chi specula e trae profitto dalle tragedie,
  • agire a livello europeo perché tutti i Paesi si facciano carico del problema.

Ma c’è un registro che possiamo muovere noi, qui in questa città e in ogni città italiana. Facendo il possibile, mettendoci la buona volontà per dare una mano. Con il classico senso di concretezza tipico di questo territorio.

Lo ha fatto la Fondazione Portaluppi, mettendo a disposizione la casa di Roncobello per 45 persone e la struttura di via Casnida per altre 15.

Lo possiamo fare noi cittadini, creando le condizioni a contorno affinché questa “faccenda” abbia anche un risvolto costruttivo. Noi possiamo ricevere la testimonianza diretta delle emergenze di questo mondo, loro possono fare esperienza di una comune umanità pur tra diversi per geografia, cultura, storia. E insieme essere ingaggiati in uno scambio reciproco di tempo, esperienze, lavori.

Ieri sera il mio amico Paolo ricordava che non c’è merito per essere nati nella parte ricca del mondo. Se ci capita di sistemare un tantino l’equilibrio non perdiamo granché di quanto abbiamo.

Della stessa partita potrebbe essere anche l’Amministrazione comunale, anziché “sparare addosso” a chi prova a darsi da fare. È offensivo per la città e la sua tradizione di solidarietà che questa Amministrazione da anni si rifiuti di dare anche un piccolo contributo sul fronte caldo dei profughi. Ridicolo che mettano in contrapposizione la loro accoglienza e la questione sfratti, dopo aver venduto decine di appartamenti comunali (gli ultimi a 20 mila Euro). Ci sono 6 milioni di Euro per un parcheggio sottoterra e non poche centinaia di migliaia per sistemare gli appartamenti comunali? Siamo al grottesco.

Pezzoni vincerà nuovamente le elezioni amministrative del 2016? Può essere. Ma la sua faccia sarà diversa, a furia di voltarsi dall’altra parte, invece di affrontare i problemi, così come ci si aspetta da un Sindaco.

Con la sua Giunta avrà realizzato parcheggi, piazze e fiere, ma sono un niente rispetto al dovere di far emergere il meglio dai cittadini che si amministrano.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.