Piazza Setti. E la navetta va… leggera

Si muove leggera tra le case la navetta predisposta per compensare il problema creato dalla chiusura di piazza Setti.

Leggera, la navetta, perché carambola vuota per le strade del centro.
“L’utenza sta crescendo di settimana in settimana: a febbraio è salita del 50% rispetto a gennaio,” dice Paolo Gatti, amministratore unico della STU.
Ma a noi piacciono di più i numeri assoluti, le percentuali hanno insita la possibilità di una fregatura. Da 100 a 150 è crescita del 50%. Anche da 2 a 3 è crescita del 50%, ma non è la stessa cosa.
Non è che costerebbe meno un servizo di UberPop con macchina elettrica a chiamata?
Non è da scartare l’idea che ci possa essere un servizio navetta per la città ma, se deve essere al servizio delle persone, andrebbe pensata per collegare le frazioni e l’ospedale, non soltanto stazioni e centro (tra loro facilmente raggiungibili, viste le ridotte dimensioni di Treviglio).

Alleggeriti noi, perché ogni giorno ci sottrae € 430 che purtroppo non sono il solo costo per questa impresa che Pezzoni ed i suoi hanno fatto ingoiare alla città.
Da sommare ci sono anche i circa € 400.000 all’anno di introiti dei parcheggi che — fino al 2050,ogni anno — anziché alimentare le “partite correnti” (quelle che finanziano i servizi sociali, le associazioni…) come avveniva finora, saranno incamerati dalla STU per finanziare il parcheggio.

Va bene che chi comanda può tutto e gli altri devono solo stare zitti, ma l’operazione piazza Setti, con il suo impatto economico diretto e indiretto, è una forzatura che ci poteva essere risparmiata, in questi tempi avari di risorse. Pezzoni & Mangano non hanno inventato risorse, le hanno solo sottratte ad altri.

Con un’aggravante, che ora si presenta nella sua chiarezza. Il sindaco Pezzoni per andarsene ha aspettato dal 23 settembre 2015 (data dello sbugiardamento sulla falsa laurea) al 2 dicembre 2015 (data delle sue dimissioni) non per senso di responsabilità verso la città —come dice lui — ma per confezionare un bel pacco di Natale, capace di condizionare il Bilancio della città per i prossimi 35 anni, costruendo un parcheggio che già c’era.

E anziché interrogarsi triste e pentito per aver fatto fesso chiunque per molti anni gli abbia creduto, con somma astuzia legava le mani anche al Commissario.
Non c’è che dire… qualcuno riesce sempre a muoversi leggero (come la navetta), nonostante il peso di aver dichiarato il falso.

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