Un pugno e una carezza

Per chi non frequenta la piazza di Facebook, ricostruiamo i passaggi successivi alla pubblicazione, il 16 marzo scorso, dell’articolo “Un pugno nell’occhio”, nel quale illustravamo un caso esemplare di come “è consentito” non corrisponda necessariamente a “è opportuno”.

Come sempre, il giorno dopo abbiamo rilanciato l’articolo sulla più frequentata piattaforma social, raggiungendo in questo modo (ad oggi) 8.500 persone. La quasi totalità dei commenti sulla nostra pagina, tra l’ironico e il tranchant, condivide l’opinione che l’insegna presa ad esempio nell’articolo sia quanto meno eccessiva. Si distingue la voce del titolare dell’attività citata, che commenta:

Alcuni di questi commenti saranno presi in carico dal nostro ufficio legale. La società GOLD PLANET SRL è iscritta all’albo degli operatori professionali in oro, verificabile dal sito della banca d’Italia, ed è in possesso di tutte le autorizzazioni del caso.
Evidentemente si parla a sproposito e si rivolgono offese gratuite, sia su questo sito che sul sito della redazione “iTrevigliesi”.

Ci è sembrato opportuno chiarire:

Il nostro articolo non mette in dubbio la serietà dell’azienda o la sua legittimità ad operare. Diciamo solo che l’insegna è fuori contesto per il luogo in cui è installata.

Al che, il titolare del negozio ha aggiunto:

Con il dovuto rispetto, sappiamo perfettamente che l’insegna va a “forzare” quello che è lo “standard” estetico usato fino ad oggi. In realtà l’ingresso alla via Roma non è l’ingresso ad un museo o ad un tempio sacro, dovrebbe essere l’ingresso ad una via molto “commerciale” ed un insegna colorata non mi sembra che debba far storcere il naso a nessuno, anzi, dovreste storcere il naso quando, troppo spesso, appare un coloratissimo cartello “affittasi” alle vetrine dei negozi della Vostra via Roma. Personalmente ritengo che la via Roma sia commercialmente in “agonia” e che forse ci vorrebbe un cambio di rotta. Chi investe denaro nella Vostra via Roma merita qualcosa di più, meno critiche e più sostegno. Comunque nei prossimi giorni l’insegna verrà rimossa, se non interessa a Voi dare un volto nuovo alla Vostra via Roma, non interessa nemmeno a me, la mia azienda già fattura oltre […] euro all’anno e una banale insegna non mi arrecherà alcun disagio.

No, non cercate quest’ultimo commento su Facebook. È stato rimosso dall’autore. Non abbiamo pensato a scattare un’istantanea dello schermo, quindi dovete “fidarvi” del copia-e-incolla del testo, che è girato fra i redattori de «iTrevigliesi».

Quale sia stato il motivo del ripensamento, non ci è dato sapere. In effetti il tenore del secondo commento è molto diverso, entra nel merito dell’argomento dell’articolo ed esprime una posizione che ha una sua ragionevolezza, anche se non la condividiamo. Ci aveva entusiasmato la prospettiva della rimozione della megainsegna, per questo ci siamo affrettati a far girare il messaggio fra noi redattori. Ma poi quei bit si sono dissolti nell’etere, insieme alla promessa che portavano.

E poi, la mattina del venerdì santo, la sorpresa: l’insegna è stata rimossa! Quello che rimane (le pellicole giallo–rosse sulle vetrine) forse non è il massimo della discrezione e dell’eleganza… Ma non possiamo chiedere di più, né facciamo parte della defunta Commissione paesaggistica che aveva il compito di esprimere un parere vincolante sull’estetica delle insegne dei negozi.

Torniamo quindi al nocciolo del nostro precedente articolo: veniamo da un mandato amministrativo nel quale ogni forma di controllo partecipato è stata spazzata via in nome dell’efficienza e del mercato. Al suo posto, miopi burocrati comunali che si lavano le mani all’insegna del “non è vietato”.

È vero, la qualità e la bellezza non sono garantite da alcun regolamento, ma dall’amore per la propria città.

2 thoughts on “Un pugno e una carezza”

  1. Scrivo la presente in nome e per conto della “Gold Planet srls” rivoltasi al mio studio per chiedere assistenza legale, al fine di significare quanto segue.
    La mia assistita nel mese di Novembre 2015 ha presentato al Comune di Treviglio regolare domanda di rilascio all’istallazione dei “mezzi pubblicitari”, dopo aver regolarmente acquisito in via preventiva l’assenso all’installazione dalla società locatrice dell’immobile “M Plus”.
    Il Comune di Treviglio, verificati i presupposti di legge, ha concesso l’autorizzazione all’installazione dei richiesti mezzi pubblicitari; installazione eseguita nell’area di pertinenza del negozio tra l’ingresso e l’unica luce di vetrina con dimensioni dell’insegna inferiori a quelle consentite con l’autorizzazione comunale.
    A seguito di esposto/segnalazione effettuato dal Condominio “La Piazzetta” veniva richiesto formalmente il riesame dell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Treviglio.
    Il Comune di Trevi glio in via autotutela, in assenza di deduzione da parte del Condominio, esaminate le istanze istruttorie poste con provvedimento del 16 maggio 2016 ha confermato l’autorizzazione rilasciata alla “Gold Planet srls”.
    Il Comune rileva espressamente come l’iter di rilascio sia stato legittimamente seguito e che non trova alcuna legittima applicazione l’invocato regolamento condominiale in quanto lo stesso, come richiamato dal condominio violerebbe la lettera dell’articolo 1102 del Codice Civile.
    Ciò detto, chiarita in termini fattuali e giuridici la vicenda della tanta ostile insegna “Gold Planet” risulta evidente che gli articoli richiamati non hanno riportato fedelmente i fatti oggetto della vicenda, lasciando intendere la presenza di una situazione di illegittimità e di abuso da parte della società indicata.
    Per tali motivi, si chiede che la testata indicata Voglia rettificare gli articoli in precedenza pubblicati inserendo le corrette infomazioni richiamate nella presente, ex articolo 8 L. 47/48 nel più breve tempo possibile.
    È mia cura, inoltre, segnalare che alla conoscenza del prossimo episodio non esiterò a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria competente affinché intervenga per assumere le decisioni consoni alla situazione descritta, come da mandato già ricevuto.
    Distinti saluti
    Avv. Emanuele De Mitri

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