Casa albergo: il rischio che finisca a tarallucci e vino

Pagherà qualcuno per il disastro combinato alla Fondazione Anni Sereni?

È una formula matematica certa: “ai tagli dei trasferimenti dallo Stato corrisponde sempre un minor introito e quindi un aumento di costo per il cittadino”. Una formula logica e certa dimostrata dalla finanziaria del governo Berlusconi, che taglia modo lineare tutto quello che capita ad esclusione dei costi della politica.

Ma se a questo si aggiunge anche una certa incompetenza nella gestione della cosa pubblica, la situazione va a peggiorare. Sto parlando della Fondazione “Anni sereni”, che a settembre ha aumentato le rette della casa di riposo dell’8%, pari a circa 1.450 Euro l’anno per utente. Un aumento di questo genere è la conseguenza di un taglio dalla Regione del 2% sulla quota del Servizio sanitario nazionale, ma soprattutto di un bilancio della Fondazione in perdita per 270.000 Euro nell’anno 2010 per incremento delle spese di personale.

Torniamo ancora una volta ai puri fatti. Nel mese di marzo del 2011 il Comune di Treviglio aveva avuto assicurazione che il bilancio della Fondazione dell’anno 2010 sarebbe stato in sostanziale pareggio, cosa che non si è verificata, vista la perdita di 270.000 Euro certificata nel mese di maggio 2011. Conseguenza di questo fatto sono state le dimissioni del presidente della Fondazione, Giovanni Radaelli, espressione dell’Amministrazione leghista di Caravaggio, che era subentrato due anni fa alla presidenza di Silvana Fedeli, espressione delle Amministrazioni di Treviglio.

Il Consiglio di Amministrazione elegge, quindi, il nuovo presidente nella figura di Augusto Baruffi, Assessore ai Servizi sociali del Comune di Caravaggio, con qualche problema di conflitto di interessi, visto il ruolo istituzionale che rappresenta. Qualcuno, infatti, potrebbe pensare che un Assessore alias presidente della Fondazione potrebbe favorire l’ingresso di Caravaggini nella casa di riposo, vista la lunga lista d’attesa. Questioni di conflitto di interesse a parte ed escludendo responsabilità di un presidente appena arrivato, resta un conto economico in perdita secca nel 2010 ed una previsione di perdita anche nel 2011 per circa 200.000 Euro. La spesa per il personale, infatti, non è una tantum. Rimane, perché è spesa strutturale.

Dopo anni di oculata gestione di Silvana Fedeli (a cui dobbiamo riconoscere anche la ristrutturazione di tutta la casa di riposo realizzata senza pesare sulle rette) in poco tempo ci troviamo a parlare di deficit di bilancio, di aumento spropositato di rette, insomma di gestione allegra della cosa pubblica. Con costi che ricadono sempre sui cittadini più sfortunati, che già devono ricorrere a queste strutture loro malgrado. A questo punto una domanda è d’obbligo: ma qualcuno pagherà per questo o come al solito tutto passerà nel dimenticatoio? Ci sono anche responsabilità politiche oltre che amministrative dietro questa vicenda?

Di certo si può dire che la Fondazione “Anni sereni” è una istituzione benemerita sul territorio per il compito delicato e particolare che svolge, la cura dei nostri anziani. Proprio per questo non è accettabile che non si ponga la massima attenzione alla sua gestione. E che non si chieda il conto a chi è responsabile di scelte avventate che hanno comportato e comporteranno un aumento dei costi per le famiglie degli ospiti.

I Consiglieri di minoranza hanno impegnato l’Amministrazione comunale trevigliese a farsi carico di questa richiesta. Non ne abbiamo saputo più nulla. Capiamo le difficoltà politiche di una Amministrazione così solidalmente legata in alleanza con la Lega che governa la Fondazione. Ma sarebbe sommamente ingiusto nei confronti degli utenti e dei cittadini se la cosa finisse a tarallucci e vino.

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