Sostiene Pezzoni

Giuseppe-PezzoniSostiene Pezzoni che la sera del 18 dicembre scorso, quando è andato sotto nella votazione della delibera di fusione tra la società Anita e la ABM–ICT, era contento: “Se stasera la delibera non passa, io sono contento di averla portata in Consiglio comunale, perché il Consiglio comunale si assume le responsabilità nel bene e nel male”. (*)

Sostiene Pezzoni che la sera del 18 dicembre scorso era proprio contento : “davvero esorto tutti a votare secondo coscienza e quindi, per piacere, a non farsi scrupoli, parlo alla maggioranza in questo momento, nel momento in cui la delibera va giù. Sono particolarmente contento che ci sia un dibattito e che ci sia anche un dibattito all’ interno della maggioranza, che fa capire che i Consiglieri di maggioranza le cose le pensano e, certe volte, le pensano anche in difformità rispetto al pensiero del Sindaco”.

Sostiene Pezzoni che la sera del 18 dicembre scorso è andata in onda “la testimonianza più bella della democrazia che c’è all’ interno della maggioranza consiliare e all’ interno di questo Consiglio comunale”.

Questo quando è entrato. Perché quando è uscito era incazzato nero. Per la prima volta, infatti, quattro consiglieri del PdL gli hanno votato contro.

Cosa succederà adesso? Secondo me, niente. A maggior ragione in periodo elettorale.

Ma l’episodio ha portato a galla la maretta che c’è nella maggioranza. Testimoniata anche dal fatto che la approvazione del Bilancio di previsione 2013 slitta da gennaio a marzo. Tutto entro i termini di legge, ma ben al di là delle intenzioni di una amministrazione comunale che si è autoinsignita della nomèa di “amministrazione del fare”. Fare rapidamente e efficientemente, tutto.

La motivazione ufficiale del rinvio della approvazione del bilancio è tecnica (per intervenute modifiche normative e legislative). Quella vera è che stanno litigando di brutto. Quando la palanca è poca, ognuno cerca di metterla sui capitoli di propria competenza, e allora sono frizioni ma non al cuoio capelluto. Quando il programma elettorale comincia ad avere intoppi nella realizzazione, allora la luna di miele tra e con le forze politiche va in pensione. Quando su troppi temi caldi le decisioni sono solo dell’esecutivo (Sindaco e Giunta) e non della maggioranza, allora son dolori.

È così che i nodi vengono al pettine. Il Sindaco Pezzoni lo sapeva dall’inizio che il suo piglio decisionista prima o poi avrebbe pagato dazio, tanto da cautelarsi tramite la modifica del Regolamento del Consiglio comunale, imponendo e facendo votare l’art. 57, quello che si inventa una specie di mozione di fiducia che il Sindaco può mettere sul piatto in caso di turbolenze consiliari. Ma pare non sia bastato.

Allora, la sera del 18 dicembre, dopo aver minacciato in una precedente riunione di maggioranza le dimissioni se la delibera sulla fusione di Anita con ABM ICT non fosse passata, è passato alla teoria della libertà di coscienza. Cosa c’entrasse la libertà di coscienza sulla delibera di una fusione societaria lo sa solo lui. Avete mai avuto problemi di coscienza davanti al banco dei formaggi del supermercato, quando dovevate scegliere cosa e quanto comperare?

“La testimonianza più bella di democrazia” rappresentata dai quattro voti contrari che hanno affondato la delibera insieme ai sei voti della minoranza – diciamolo pure – un pochetto lo ha steso. Come minimo, ha svuotato il potere intimidatorio della minaccia di dimissioni (ce ne saranno altre, perché gli anni son lunghi e i problemi tanti) visto che, dopo l’”Al lupo! Al lupo!” , le dimissioni non si è sognato di darle.

Sostiene Pezzoni di essere stato proprio contento. Come Occhetto col famoso siluro.


(*) le citazioni sono tutte dal verbale della seduta del Consiglio comunale, scaricabile dal sito del Comune

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