Tagliati anche i fondi al Centro di Aggregazione Giovanile

CAGCon una recente delibera la Giunta comunale ha decretato il taglio del contributo al Centro di Aggregazione Giovanile della Fondazione Portaluppi che opera presso l’Oratorio S.Agostino.

I tagli saranno di 10 mila euro per l’anno 2014 e di 20 mila euro nel 2015 contro gli attuali 40 mila.

Il Centro di Aggregazione Giovanile in questi 10 anni di attività ha ospitato circa 500 ragazzi delle medie e superiori. Attualmente sono 60 i ragazzi che lo frequentano. Il Centro si caratterizza come luogo di aggregazione e socializzazione dove i minori adolescenti sono guidati da educatori e persone adulte competenti ed è un servizio per ragazzi con disagio sociale ed educativo.

Al Centro arrivano ragazzi segnalati dalle scuole ma anche dai Servizi sociali del Comune in un’ottica di sussidiarietà che verrà meno quando l’Amministrazione taglierà – come ha previsto in delibera – il 50 % del contributo attuale che permette al Centro di rimanere attivo. Significa: o meno ragazzi seguiti o ragazzi seguiti peggio, con meno risorse, o entrambe le cose insieme.

In un periodo di crisi i tagli finanziari si operano su tutti i servizi, ma non sono giustificabili i tagli sui servizi sociali fondamentali, che rivestono carattere primario, come il sostegno ai Centri di Aggregazione Giovanile.

Ho visto nascere e crescere questo progetto e ritengo un grave errore e un atto di miopia amministrativa e politica tagliare del 50% il finanziamento a sostegno: togliere risorse alle politiche rivolte ai giovani vuol dire non capire l’importanza strategica della prevenzione al disagio giovanile e dell’educazione dell’adulto di domani.

L’attività del Centro, che si sostiene sulla volontarietà delle figure degli educatori, ha oggi e avrà sempre bisogno di un finanziamento solido e certo come quello proveniente dal Bilancio comunale, senza il quale rischia la chiusura o il brusco ridimensionamento. Sarebbe un guaio anche per gli stessi Servizi sociali che da sempre hanno collaborato attivamente con il CAG per dare risposte ai ragazzi e alle famiglie, risposte che la stessa Amministrazione in autonomia avrebbe dovuto dare.

Qui si rischia seriamente di contribuire a compromettere il futuro di tanti ragazzi, in un Comune che ha un bilancio di 41,5 milioni di euro e che non trova di meglio che privare di fondi adeguati i servizi sociali al posto di tagliare spese improduttive e che comunque incidono molto di meno sulla qualità della vita delle persone.

Mi auguro che ci ripensino: basta una delibera di Giunta, e si riuniscono tutti i mercoledì.

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